Il significato simbolico dell’ansia

UN MESSAGGERO INATTESO CHE PORTA IN CONSEGNA UN DONO: IL RISVEGLIO DELL’ENERGIA EMOZIONALE INESPRESSA

L’identità emozionale è un valore.
Le emozioni passano attraverso il nostro stato fisiologico, la nostra comprensione del mondo e la crescente percezione di noi stessi; devono essere riconosciute e comprese per tenere alto il livello dell’energia psichica.


Quando siamo in bassa energia non riusciamo a tradurre ciò che realmente non vogliamo essere, non vediamo l’intima relazione nella polarità di luce e ombra.
Il lato ombra ci appartiene, è identificativo di consapevolezza, conoscenza e nutrimento, in una risalita verso la luce, in accoglienza.
Il rifiuto del lato ombra reprime la meraviglia alla vita, soffoca le emozioni primarie, “analfabetizza” la comunicazione profonda, limita l’istinto primitivo per poi fondersi nella paura del mondo interiore ed esteriore.
L’ansia, pur essendo un compagno di viaggio scomodo, a tratti irritante, invalidante e terrificante, è un passaggio obbligato verso il risveglio emozionale, verso l’integrazione del lato ombra e il processo di individuazione liberato da un’energia che fluisce, non più costretta a respingere l’ombra.

…quando apriamo le finestre della nostra anima,
i nostri occhi devono essere pronti
ad accogliere qualsiasi scenario,
non possiamo sperare di vedere
solo il nostro orizzonte.

Pensieri in volo, di Stefania Campanelli

L’ANSIA NEL RIFLESSO SOMATICO:
abbraccia sensazioni di apprensione, oppressione e nodo alla gola, calore o brividi di freddo, spesso accompagnate da tensione muscolare (diffusa nella parte alta della schiena a livello scapolare, a volte raggiunge anche il collo, e nella parte bassa, in corrispondenza dello stomaco), mancanza di respiro, incapacità a rilassarsi, difficoltà di concentrazione, stanchezza, irritabilità, tachicardia, insonnia.

L’ANSIA PUÒ ESSERE DISTINTA IN:

  • Fisiologica “normale” o ansia buona: è la risposta dell’individuo nei confronti di un pericolo oppure di un particolare tipo di stress, un meccanismo atto alla sua sopravvivenza in risposta alla necessità di adattamento ambientale. L’ansia normale è diretta contro uno stimolo esistente che consente alla persona di mettere in atto una serie di comportamenti e risposte finalizzate a superare la condizione che hanno dato origine alla sensazione di tensione (es. l’ansia da prova d’esame dello studente). Se stiamo vivendo una situazione stressante l’ansia buona diventa “amica”, invitandoci a rallentare i ritmi e a prendere consapevolezza della necessità di sviluppare e potenziare sicurezza, forza e autostima.
  • Patologica: diviene tale quando invalida notevolmente la qualità della vita dell’individuo, ostacolandone anche le più semplici attività e influenzando negativamente i suoi atteggiamenti in ambito sociale. Si manifesta con frequenza, in maniera eccessiva e sproporzionata rispetto alla situazione concreta, perdura nel tempo (per diversi mesi o addirittura anni). A volte, la persona si abitua a vivere in questa gabbia di espressività negate, tanto che spesso non viene diagnosticata in tempi brevi o correttamente.

Quando l’ansia si trasforma in panico

Si avverte il suo arrivo da lontano, ci si sente sopraffatti, senza scampo, per poi vederlo scivolare via e dileguarsi. Tra le varie somatizzazioni le più frequenti sono: tachicardia, brividi, sensazione di soffocamento, perdita dell’equilibrio, formicolio, paura di perdere il controllo e/o di impazzire, paura di morire. Spesso dopo il primo attacco di panico si vive la quotidianità nella continua angoscia e preoccupazione che si possa verificare nuovamente (ansia anticipatoria: paura di uscire di casa o di restare soli per brevi tragitti). La durata di un attacco di panico in media è di 20-30 minuti ma per chi lo sperimenta sembra un tempo molto più lungo.

CONSIGLI NATUROPATICI

  • Corretto stile di vita e Alimentazione: ci sono numerose evidenze scientifiche sui benefici di un’alimentazione sana ed equilibrata, come la dieta mediterranea, per migliorare e/o ridurre l’ansia. È importante fornire al corpo in modo corretto e bilanciato tutti i componenti fondamentali per il sistema nervoso come amminoacidi e vitamine. I cibi da prediligere nelle giuste quantità sono quelli ricchi di principi nutritivi che attraverso diversi meccanismi innalzano la serotonina (neurotrasmettitore del cervello basilare per la serenità e il benessere mentale): frutta come kiwi, ananas, ciliegie, banane, prugne, e verdure a foglie verdi e pomodori, cacao e cioccolato con moderazione; cibi ricchi di triptofano (amminoacido che si trova sia nelle proteine vegetali che animali) come latte, yogurt e formaggi. Ottimi alleati sono anche gli Omega 3, acidi grassi contenuti nella carne bianca, pesce azzurro, alghe e alcuni semi oleosi (di lino, di kiwi, di vinaccioli o relativi oli). 

cibi da limitare, poiché contengono una o più molecole nervine stimolanti, sono: il caffè, il caffè al ginseng e al guaranà (per la presenza comunque di caffeina), tè fermentati, drink energetici, zuccheri, alcolici per la presenza di alcol etilico che provoca una sensazione immediata di rilassamento alla quale però segue un peggioramento della sintomatologia ansiosa.

  • Floriterapia: Agrimony per l’ansia che assale all’improvviso, Heather per affrontare l’ansia da abbandono e la solitudine (utile nei casi d’ansia che somatizza con sintomi neurovegetativi), Chicory per l’ansia da vuoto affettivo incolmabile, Mimulus per l’ansia prestazionale, Red Chestnut per l’ansia da separazione, Scleranthusper l’ansia “ormonale”, Cherry Plum per l’ansia da ipercontrollo, un bouquet floreale per affrontare l’ansia generalizzata prevede la seguente associazione di fiori di Bach: Heather, Agrimony, Aspen, Red Chestnut. Per l’attacco di panico sono utili Rock Rose e Rescue Remedy.
  • Gemmoterapia: sono indicate le gemme di Ficus Carica (fico) e Tilia Tormentosa (tiglio).
  • Tisane e/o Infusi: sempre utili momenti dedicati, accompagnati con una tazza di valeriana, melissa, biancospino e passiflora; è importante valutare, in base al caso specifico, quali delle suindicate Tisane e/o Infusi vanno utilizzate e come.  
  • Altro sostegno integrativo può essere dato dall’utilizzo congiunto di Oligoterapia e Aromaterapia: in questo caso possono essere suggeriti oligoelementi come: Manganese – Cobalto, in aggiunta è possibile inserire anche il Magnesio; mentre in Aromaterapia sono consigliati gli oli essenziali di lavanda, melissa, camomilla e arancio amaro (possono essere utilizzati per inalazione tramite un diffusore di essenze, per assorbimento epidermico per mezzo di massaggi).

Importante: gli oli essenziali non vanno mai utilizzati puri è sempre importante diluirli, nel caso del massaggio in un olio vettore. Prima di mettere in pratica consigli aromaterapici, è bene rivolgersi ad un Professionista, in quanto gli Oli Essenziali, se da un lato hanno proprietà e qualità atte a migliorare il benessere psicofisico, dall’altro – al pari di ogni altra sostanza – essendo estremamente concentrati possono provocare effetti indesiderati (ad es. irritazione di mucose e/o cute e reazioni allergiche).

Il loro uso non sempre è indicato.

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