Amarsi… perché?

Quante volte guardando il riflesso di ciò che pensiamo di essere ci chiediamo cosa significhi veramente Amarsi?

In qualsiasi “momento” o percorso di crescita personale ci viene detto ÀMATI e poi, solamente dopo esserti riconosciuto, vai verso l’altro.

“Amerai il prossimo tuo come te stesso” era un comandamento antico, scritto nella legge di Mosè e Gesù stesso lo cita come tale (Lc 10, 27).

Ma qual’è il contenuto profondo di questa metafora di vita?

“Il prossimo sei tu, cioè colui che tu puoi diventare. Il prossimo non esiste in partenza, si avrà un prossimo solo se si diventa prossimo di qualcuno…”

È, oggi, questa, un’interpretazione riconosciuta da gran parte degli studiosi delle scienze teologiche, psicologiche e filosofiche.

Dunque, AMARSI cosa vuol dire?

In primis, imparare a mettere confini sani fra TE e gli ALTRI, dunque creare una RELAZIONE con l’intimo TE per poi entrare nel mondo.

Secondariamente non TRADIRE TE STESSO per compiacere l’esterno, ossia non scivolare in un meccanismo di bisogno di riconoscimento a spese dell’autenticità della tua essenza e al contempo non pretendere dall’ALTRO che si adegui alle tue aspettative; concetto che potremo sintetizzare con la parola LIBERTÀ.

Non c’è AMORE senza LIBERTÀ e non c’è probabilmente neppure una VERA RELAZIONE, poiché ciò che è “vero” ha bisogno di essere LIBERO.

Una parola forte LIBERTÀ, con una grande vibrazione che comporta RESPONSABILITÀ e SFIDE.

Quanti di “noi” trascinano nella vita, ogni giorno, rapporti “malati”, poveri e carenti di valori, di energia e forza.

Tutti “noi” siamo passati almeno una volta per la strada di automatismi autodistruttivi, pur di non ammettere a noi stessi e poi agli altri che qualcosa era cambiato o a volte anche finito.

In qualsivoglia rapporto: marito e moglie (personalmente preferisco definirlo compagno e compagna di viaggio), genitori e figli, fratelli e/o sorelle, amici, colleghi, conoscenti, può accadere che non ci sia più AMORE, inteso come forza archetipa di LIBERTÀ.

– Pensieri in volo, di Stefania Campanelli Naturopata

Therapeia

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